La cedolare secca è un regime di tassazione sulle locazioni di immobili, scelto, facoltativamente dal contribuente, in alternativa a tutte le altre forme di prelievo fiscale sul reddito quali IRPEF, imposte di bollo e di registro.
La cedolare secca sugli affitti è disciplinata dall’art. 3, D.lgs. 14 marzo 2011 n. 23 e dal relativo Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 7 aprile 2011.
Applicazione della Cedolare secca
La cedolare secca è applicabile dal 2011 a tutti i fabbricati destinati ad uso abitativo, cioè quei fabbricati che risultano iscritti al catasto urbano con le categorie da A/1 ad A/11 (esclusi gli immobili con categoria A/10, uffici e studi professionali), ed alle relative pertinenze.
Chi può applicare la Cedolare secca
Può essere applicata solamente dalla persone fisiche poiché in sostanza la cedolare secca sostituisce quelle imposte che il contribuente avrebbe dovuto pagare come titolare di redditi di fabbricati.
Aliquote applicabili
21% – per i contratti di locazione a canone libero
15% – contratti di locazione a canone concordato
In fase di compilazione di un fabbricato con codice utilizzo 3 – 4 – 8 – 11 – 12 – 14, si attiva la cesella “CEDOLARE SECCA”.
Dopo aver apposto il check nella casella “CEDOLARE SECCA” , è necessario posizionarsi nella tab “IRPEF 2013” sezione “Codice 8, 12, 14 o cedolare secca” per inserire gli estremi di registrazione del contratto di affitto.
Salvare i dati inseriti ed inviarli al quadro RB utilizzando il pulsante .
Nella nuova sezione “Acconto cedolare secca 2014” il software riporta, se dovuto, l’ammontare dell’acconto relativo alla cedolare secca per l’anno 2014.
Si ricorda che l’aliquota agevolata del 15% è applicabile solamente per i fabbricati nei quali è stato impostato il codice utilizzo “8 immobile situato in un comune ad alta densità abitativa ed è concesso in locazione a canone “concordato” (art. 2, comma 3, art. 5, comma 2 e art. 8 della legge n. 431 del 1998) in base agli accordi definiti in sede locale tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini più rappresentative a livello nazionale”, o “12 immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione a canone “concordato” situato in uno dei comuni ad alta densità abitativa”.
Per maggiori chiarimenti sul funzionamento della gestione fabbricati si rimanda alla guida on-line presente all’interno della maschera stessa.
AP/21 – DB701
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