Il D.Lgs. 139/2015 e i nuovi principi contabili OIC 2016 sono responsabili del più importante cambiamento di regole contabili avvenuto dal 1991, anno del primo recepimento della IV direttiva CEE; oltre al Rendiconto finanziario, nuovo prospetto contabile che si aggiunge allo Stato Patrimoniale e al Conto Economico, sono numerose le modifiche strutturali del bilancio Cee al 31.12.2016.
Analizziamo le aree di impatto della riforma, con un focus sugli aspetti contabili e sul piano dei conti GB, proseguendo nell’attività di aggiornamento iniziata con il rilascio della scorsa settimana.
Il D.Lgs. 139/2015 ed i nuovi principi contabili OIC, nel definire gli schemi di bilancio 2016, hanno soppresso la sezione straordinaria ed i conti d’ordine, eliminato le spese di pubblicità capitalizzate, spostato le azioni proprie dall’attivo al passivo, introdotto nuove voci relative a gruppi, tesoreria accentrata, immobilizzazioni materiali destinate alla vendita, riscritto la sezione delle imposte, previsto la contabilizzazione dei derivati. Vediamo le aree d’impatto sul piano dei conti.
Con il rilascio del 4 gennaio scorso, eseguendo l’update del software GB, i clienti hanno trovato alcune novità nel piano dei conti:
-> 3 conti abbandonati
-> 126 conti di cui è stato modificato il raccordo Cee o la denominazione
-> 59 nuovi conti
Per la guida dettagliata e l’elenco analitico dei conti interessati, si rimanda alle indicazioni contenute nel rilascio del 4 gennaio scorso, richiamabile anche dalla della sia per il 2016 che per il 2017, cliccando il pulsante .
N.B. Il rilascio illustra anche la procedura da seguire per raccordare correttamente i conti creati dall’utente evitando problemi nel bilancio Cee.
Premessa
Tutte le variazioni che si applicano al bilancio 2016 per il principio della comparabilità si devono evidenziare anche nel bilancio affiancato 2015, che quindi apparirà -legittimamente- diverso da quello presentato l’anno precedente, ma coerente con le nuove riclassificazioni 2016. Tutte le considerazioni relative al 2016 si applicano doverosamente anche ai conti presenti in bilancio 2015.
Costi di pubblicità e Costi di ricerca
Le spese di pubblicità e le spese di ricerca, dal 2016 non possono essere capitalizzate nello S/P ed ammortizzate. Eventuali spese 2016 devono essere quindi rilevate a conto economico come spese correnti. Le spese 2015 preesistenti:
– di regola, devono essere girocontate nel 2016 con contropartita “Utili a riporto” o un’altra riserva del patrimonio (lo stesso per il fondo ammortamento o svalutazione maturato sulle spese di pubblicità o sulle spese di ricerca) quindi a detrazione (o incremento) del Patrimonio Netto complessivo.
L’OIC 29 impone infatti di rettificare il saldo del P.N. di apertura come se il nuovo principio contabile fosse stato applicato dall’origine, senza toccare il CE: così si sterilizzano le immobilizzazioni immateriali senza modificare il risultato dell’esercizio 2016.
– eccezionalmente possono essere mantenute nello S/P se rispettano i requisiti stringenti previsti dai nuovi principi contabili (le spese di pubblicità possono essere spostate nelle spese di impianto: OIC 24 Paragrafi 41-43, le spese di ricerca possono essere spostate nelle spese di sviluppo: OIC 24 paragrafo 49).
Azioni proprie
Le azioni proprie non possono più essere classificate nell’attivo dello stato patrimoniale. Quindi le voci precedentemente valorizzate al B) III) 4) o C) III) 5) (azioni proprie immobilizzate o del circolante) vengono raccordate alla nuova voce del Passivo “A) Patrimonio Netto, X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio” andando quindi a decurtare il Patrimonio Netto (in quanto avente saldo dare). Oltre ai conti dell’attivo anche quelli del passivo, come le riserve per azioni proprie, per acquisto di azioni proprie, o i fondi svalutazione azioni proprie, sono riclassificati in base a tale logica (le riserve finiscono nella voce residuale varie altre riserve del P.N). Il conto 10400 Riserva azioni proprie portaf. non deve più essere utilizzato già dal 2016, e anzi girocontato, in quanto la funzione di protezione del P.N. cui assolveva, è ora garantita dalla nuova modalità di contabilizzazione.
N.B. Se l’utente non provvede al giroconto, i conti 20110 Costi di pubblicità SP, e il conto 10400 Riserva per azioni proprie portafoglio non essendo più disponibili nel piano dei conti 2017, saranno convogliati nel conto transitorio “00000” di GB, non gestito poi nel bilancio e nella nota integrativa 2017. Si raccomanda quindi di stornarli dai conti originari già nel 2016.
Ratei e risconti
In seguito alla nuova modalità di valutazione dei crediti e debiti al costo ammortizzato, perdono di senso e vengono eliminati dallo schema di bilancio le voci aggio su prestiti, e disaggio su prestiti, precedentemente componenti delle voci ratei e risconti che confluiranno ora direttamente nella valutazione dell’operazione finanziaria (es. prestito obbligazionario) a cui si riferiscono.
Oneri proventi straordinari
La soppressione dell’area straordinaria dal bilancio Cee 2016 determina una profonda riclassificazione degli oneri e proventi straordinari. Il principio contabile OIC 12 stabilisce che le voci devono essere ricollocate nelle rispettive aree di competenza delle voci ordinarie e fornisce le seguenti indicazioni:
– A5 (altri ricavi e proventi) e B14 (oneri diversi di gestione): per ricavi e costi straordinari non aventi natura finanziaria e non collocabili specificamente in apposite voci della sezione ordinaria del bilancio si utilizzano di regola queste due voci.
– C.15 Proventi da partecipazioni, C.16 Altri proventi finanziari o nella voce C.17-bis, per i proventi straordinari di natura finanziaria, collocati nell’ordine a seconda che si riferiscano a partecipazioni, a componenti finanziarie diverse o a cambi su valute.
– C.17 Interessi ed altri oneri finanziari-altri o C.17-bis utili/perdite su cambi, per gli altri oneri straordinari a seconda dell’origine o natura finanziaria.
Le altre voci del conto economico:
-gli oneri straordinari per imposte dirette pregresse sono collocabili nella voce 20) imposte relative a esercizi precedenti;
– gli oneri straordinari non finanziari, per imposte indirette o comunque i residuali, sono collocabili nella voce B.14 Oneri diversi di gestione;
– gli altri proventi straordinari di natura diversa, sono collocabili in A.5 Altri ricavi e proventi, altri.
Imposte
Dal 2016, il nuovo principio OIC 25 ha introdotto una voce, dopo le imposte correnti, che accoglie le imposte relative a esercizi precedenti, per imposte dirette precedentemente rilevate negli oneri straordinari. Essa può anche rilevare dei proventi se alla chiusura di un contenzioso le imposte dovute siano inferiori rispetto al precedente stanziamento effettuato al fondo imposte.
Le imposte differite ed anticipate, precedentemente classificate su due righi del CEE sono accorpate dal 2016 in un’unica voce.
A queste, si aggiungono Oneri e Proventi da adesione al regime di consolidato fiscale/trasparenza fiscale, entrambi relativi a regimi fiscali di tipo opzionale.
Sempre il principio contabile, ha modificato la classificazione dei “Crediti per le imposte anticipate” dello stato patrimoniale, in quanto non sono più distinti tra importi “entro” ed “oltre l’esercizio successivo”, ma inserite a totale. Di tale distinzione, non si deve fare riferimento neanche nel bilancio abbreviato (e di converso per il micro-imprese), laddove le due componenti della voce erano di solito suddivise nell’ambito dei crediti entro e crediti oltre l’esercizio successivo.
N.B. Pertanto i crediti entro ed oltre, dell’attivo, sia del bilancio abbreviato che del micro-imprese, non tengono conto della quota riferibile ai crediti per imposte anticipate, mentre il solo saldo complessivo viene riportato nel totale.
Se i crediti totali del circolante ammontano a 1000 di cui 800 entro e 200 oltre e vi sono ricompresi crediti per imposte anticipate di 50 (40 entro e 10 oltre), nel bilancio ordinario avremo imposte anticipate per 50 (a totale, senza entro ed oltre), nell’abbreviato (e micro) totale crediti 1000 entro 760 e oltre 190; per cui entro e oltre, se esistono crediti per imposte anticipate, diventano un “di cui” e non gli addendi della somma.
Clienti/Fornitori
In linea con i nuovi Principi Contabili, e per una migliore gestione dei saldi negativi di clienti e fornitori, dal 2016 i clienti e fornitori con saldo opposto alla natura del conto, sono gestiti automaticamente dalla procedura mediante un doppio raccordo collegato alle voci residuali degli altri debiti e altri crediti.
Il Cliente ordinario, oltre al raccordo principale allo C.II.1 crediti verso clienti”, se ha “saldo avere” nel Cee ha anche un secondo raccordo alla voce D.14 altri debiti. Per converso, il Fornitore ordinario oltre al raccordo principale al D.7 Debiti verso fornitori, se ha “saldo dare” nel Cee ha anche un secondo raccordo alla voce C.II.5-quater Crediti verso altri. Ciascun conto figlio (creato come dettaglio del mastro clienti/fornitori) ha di default le stesse caratteristiche di doppio raccordo. Il doppio raccordo viene gestito, come premesso, anche ai fini della comparabilità con il bilancio dell’esercizio precedente (2015).
Debiti e Crediti tributari
Anche in tale contesto, per una migliore gestione degli eventuali saldi negativi dei debiti tributari (in caso di imputazione dello stesso conto sia per il credito che per il debito), dal 2016 sono gestiti con il doppio raccordo: quello principale D.12 debiti tributari e quello secondario al C.II.5-bis) crediti tributari.
Immobilizzazioni materiali destinate alla vendita
Se nel bilancio 2016 c’è una probabile vendita di immobilizzazione materiale e la cessione si dovrebbe concludere entro breve termine, il nuovo principio contabile OIC 16 prevede una voce del circolante per rilevare le “Immobilizzazioni destinate alla vendita” tra le Rimanenze e i Crediti, in cui si deve imputare il minore tra costo storico (valore netto contabile) e valore di mercato del cespite di cui viene sospeso l’ammortamento (si tratta quindi di girocontare costo e fondo).
Attività finanziarie per la gestione accentrata della tesoreria
Sempre dal 2016, in un gruppo societario, le controllate che partecipano ad una gestione di tesoreria accentrata, classificano il credito verso la finanziaria (di gruppo) utilizzando la nuova voce Cee: C. III), Attività finanziarie per la gestione accentrata della tesoreria, quando il rapporto è assimilabile al conto corrente e il rischio che le controllate perdano il loro credito per inadempienza della controllante è irrilevante. Altrimenti il credito è rilevato nelle Immobilizzazioni finanziarie. Per la rivalutazione svalutazione di tale voce sono state previste due nuove voci dell’economico: D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 19) svalutazioni, di attività finanziarie per la gestione accentrata della tesoreria oppure D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 18) rivalutazioni, di attività finanziarie per la gestione accentrata della tesoreria.
Derivati
In estrema sintesi, dal 2016 per la valutazione dei derivati si utilizzeranno delle specifiche voci del Cee con una distinzione basata sulla effettiva natura di copertura di flussi finanziari o meno da parte del derivato:
- Strumenti finanziari derivati passivi di copertura dei flussi finanziari [Passivo, B) Fondi per rischi ed oneri, 3) strumenti finanziari derivati passivi].
- Strumenti finanziari derivati attivi Immobilizzati di copertura dei flussi finanziari [Attivo, B) Immobilizzazioni, III Finanziarie, 4) Strumenti finanziari derivati attivi].
- Strumenti finanziari derivati attivi del circolante di copertura dei flussi finanziari [Attivo Circolante, III-Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, 5) strumenti finanziari derivati attivi].
- la contropartita delle valutazioni (o della prima iscrizione) fatte sulle precedenti voci, sarà la voce Passivo, A)VII – Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi. Quindi si tratta di rilevazione da conto patrimoniale a conto patrimoniale.
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- Strumenti finanziari derivati passivi di copertura del prezzo o speculativi o comunque NON “di copertura di flussi finanziari” [si imputa sempre al Passivo, B) Fondi per rischi ed oneri, 3) strumenti finanziari derivati passivi]
- Strumenti finanziari derivati attivi Immobilizzati di copertura del prezzo o speculativi o comunque NON “di copertura di flussi finanziari [si imputa sempre all’Attivo, B) Immobilizzazioni, III Finanziarie, 4) Strumenti finanziari derivati attivi].
- Strumenti finanziari derivati attivi del circolante di copertura del prezzo o speculativi o comunque NON “di copertura di flussi finanziari [si imputa sempre all’Attivo Circolante, III-Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, 5) strumenti finanziari derivati attivi].
- La contropartita delle valutazioni (o della prima iscrizione) fatte sulle precedenti voci, saranno le voci D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 19) svalutazioni d) di strumenti finanziari derivati oppure D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 18) rivalutazioni d) di strumenti finanziari derivati, quindi da conto patrimoniale a conto economico.
La riserva A) VII, se positiva (saldo avere) non concorre alla determinazione del Patrimonio Netto ai fini di alcuni limiti civilistici (Artt.2412, 2433, 2442, 2446 e 2447 Cod.Civ.) non è disponibile e non è utilizzabile a copertura delle perdite. Può essere negativa (saldo dare) in tal caso è a detrazione del Patrimonio netto. Anche gli utili che derivano dalla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati non utilizzati o non necessari per la copertura, accantonati ad apposita riserva o meno, non sono distribuibili.
Debiti/crediti, voci verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti
Numerose voci sono state introdotte per meglio chiarire i rapporti infragruppo sia a livello patrimoniale che economico:
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- Attivo,B) Immobilizzazioni, III immobilizzazioni finanziarie, 1. partecipazioni in d) Imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Attivo, B) Immobilizzazioni, III immobilizzazioni finanziarie, 2. Crediti, d) verso Imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Attivo, C) Circolante, III) Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, 3-bis partecipazioni in Imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Attivo, C) Circolante, II Crediti, 5) verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Passivo, D) Debiti, 11-bis) debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Economico C) Proventi ed oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni, da imprese controllanti;
- Economico C) Proventi ed oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni, da imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Economico C) Proventi ed oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari, a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, da imprese sottoposte al controllo delle controllanti”;
- Economico C) Proventi ed oneri finanziari 16) Altri proventi finanziari, d) da proventi diversi dai precedenti, da imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
- Economico, C) Proventi ed oneri finanziari 17) interessi ed altri oneri finanziari -verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
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Conti d’ordine
Se è vero che il bilancio 2016 non avrà più la sezione conti d’ordine in calce allo stato patrimoniale è ancora necessario un commento (tabelle xbrl) in Nota Integrativa. A livello di situazione contabile è sempre possibile stampare i Conti D’Ordine. I loro raccordi al CEE, mantenuti nel piano dei conti, servono ai fini dell’integrazione tabellare in Nota Integrativa. Mantenendo i conti d’ordine pregressi (presenti comunque in contabilità 2016) ed utilizzando alcuni nuovi conti 2016, le tabelle della Nota Integrativa risulteranno totalmente integrate.
BB101- MM/1
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